L’ ammiraglio Natale Proto è nato a Napoli il 20 settembre 1924. Entrato nella Accademia della Regia Marina pochi giorni prima dell’armistizio, compì i suoi studi in questa a Brindisi dove gli allievi erano stati portati la notte del 9 settembre dopo una drammatica fuga notturna a bordo della nave “Vulcania”. All’uscita dall’accademia venne imbarcato sulla corazzata “Vittorio Veneto” e continuò sulla corvetta “Cormorano”, il dragamine “Primula” fino alla fine del del 52. Nel 1952 la carriera di Natale Proto prende una direzione particolare che caratterizzerà tutta la sua vita professionale ed umana. Sotto la direzione del TV Aldo Massarini , la Marina procede all’addestramento di uomini selezionati per non disperdere l’enorme patrimonio tecnico e di esperienza maturato dai Mezzi d’Assalto nella seconda guerra mondiale e per completarlo con elementi tipici dei Commandos inglesi. Dal 1953 al 1968 l’allora Signor Proto(titolo degli ufficiali fino al grado di capitano di corvetta) ha fatto parte di questo gruppo di uomini chiamati “Arditi incursori” ottenendo, primo italiano, il brevetto di Commando in Inghilterra, formò e fu a capo del primo gruppo di incursori paracadutisti, fino a diventare il primo comandante del Gruppo Incursori a Varignano(La Spezia),nato dall’unione dell’esperienza degli “Arditi incursori” con quella dei Costieri e poi dei Navali. In quegli anni è stato mente creatrice nella progettazione della nuova divisa del corpo ,nella sperimentazione del lancio con il paracadute dall’elicottero,nell’uscita sott’acqua da un sommergibile dal tubo di lancio dei siluri. Ha contribuito allo studio per la realizzazione della pistola Beretta espressamente costruita per gli Incursori e successivamente adottata dall’esercito degli Stati Uniti in sostituzione della storica Colt 45. E’ stato un periodo entusiasmante per la storia di uno dei reparti più rappresentativi delle forze armate italiane e Natale Proto ha vissuto in prima persona con i suoi uomini un momento irripetibile di trasformazione che non ha visto uguali fino ad oggi. Affiancando all’attività in servizio la passione per lo sport,ha ottenuto risultati di rilievo nella scherma ma,soprattutto ,nel tiro con la pistola diventando campione nazionale svariate volte ed entrando a fare parte della squadra nazionale per le olimpiadi di Tokio alle quali non ha potuto partecipare per esigenze di servizio.Altri incarichi ricoperti nella sua carriera sono il comando della squadriglia di motocannoniere che da Brindisi ha effettuato la famosa risalita del fiume Po, l’incarico all’ufficio di politica militare del Ministero della Difesa,il doppio mandato presso il Comando Nato del Sud Europa a Bagnoli,di nuovo il ritorno al Varignano come Capo di Stato Maggiore. Il suo amore per il mare e per la sua terra di origine lo ha portato a scegliere Ischia come luogo del riposo, della cura delle sue passioni: il mare e la vela e anche qui ha investito le sue capacità ed il suo inesauribile e contagioso entusiasmo in cause “civili” come la diffusione dello sport della vela e dell’amore per il mare tra i giovani e l’impegno sociale della donazione del sangue attraverso la presidenza della associazione Fidas.
Ma al di là di questi suoi meriti, chi l’ha conosciuto, ricorderà la sua profonda umanità, la sua disponibilità a parlare con chiunque, la sua voglia di travasare l’esperienza di un Uomo che ha vissuto 78 anni “con gli occhi aperti”.
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