Vent’anni orsono, in un magazzino nautico del porto d’Ischia, una decina di appassionati di vela e di nautica in genere, si riunivano per dare vita ad un sodalizio del mare, ambiziosamente denominato Yacht Club Isola d’Ischia. Quella sede provvisoria, per quanto non consona alle massime aspirazioni del gruppo promotore, offriva comunque un appropriato coagulo sociale e poneva la linfa per fulgidi sviluppi futuri.
Ciascuno dei componenti di questo piccolo sparuto gruppo, animato da grande passione per Eolo e per Nettuno, si adoperava alacremente a fare proseliti e così, dopo non molto, in previsione della auspicabile crescita di nuovi soci, coraggiosamente si riuscì a prendere in affitto una sede che, anche se non particolarmente sontuosa, fu reperita, ovviamente non lontana dall’acqua, sulla Riva Destra del porto, in quel tratto di strada,  oggi denominato via Lucia Mazzella, in memoria della compianta famosa biologa isolana.
Dopo congrua ristrutturazione dei locali, i soci ebbero finalmente a godere di una dignitosa sala per gli incontri culturali, senza disdegnare una accattivante gastronomia familiare, volenterosamente preparata con grande entusiasmo dalle signore, mogli dei soci, durante settimanali simpatici incontri conviviali.
Lo “spaghettino” e le “frittatine” animavano le serate nelle quali si progettavano le prime regate veliche e le importantissime gare OffShore internazionali, attività all’epoca  nuove o quanto meno inusuali nell’Isola.
Agli incontri di carattere sportivo si univano quelli ad alto livello scientifico, animati dai ricercatori dell’ adiacente Laboratorio del Benthos, che tenevano conferenze e dibattiti di carattere ambientale.
Presto, al crescere continuo del prestigioso Club, si avvertì l’esigenza di una sede più confortevole e più rapportata al sempre maggior numero di soci e così la sede fu trasferita sul lato opposto del porto, sulla Banchina Olimpica, dove oggi, nel ridente e solare giardino che affaccia sulla banchina stessa e nelle eleganti sale interne, l’attività sociale è esplicata in maniera più consona ad un Sodalizio che porta un nome così altisonante quale appunto “YACHT CLUB ISOLA D’ISCHIA”.
Certamente più che meritato questo logo, alla luce dell’assiduo susseguirsi di iniziative di alto livello sportivo, culturale e sociale, quali “Palla a nuoto”, “Nuoto”, gare di pesca sportiva alla “traina” , la “Scuola Velica” per le giovani leve e, non ultimo il grande “Trofeo Velico Isola d’Ischia”, puntualmente coronato da grandi successi, durante l’intero arco dei vent’anni trascorsi .
Al primo presidente del Club, Ammiraglio Natale Proto, negli anni si sono succeduti altrettanto prestigiosi condottieri, quali Arrio Franceschini, Renato Bacarelli, e l’attuale inossidabile Paolo Baiocco, coadiuvati da esperti promotori delle varie iniziative, quali il compianto Luciano Marino, il campione di motonautica Gianni Di Meglio, il giramondo Nando “di Capodiferro”, l’onnipresente Giorgio Pollio, alcuni consiglieri di turno tra i quali il recentemente scomparso Bruno Savastano, Gianni Balestrieri, Anna Buonasorte, Gianni Ferrandino, Tonino Marzio, Vittorio Napolano, Nino Scotti, e, (vogliate scusare il pizzico di immodestia) lo scrivente.
Attualmente il Club vive momenti di grande soddisfazione e consensi e, per suggellare la traccia di un premiato cammino nel tempo, Sabato 31 Marzo p.v. alle ore 20,30, festeggerà, nella attuale ampliata sede di via Isolino 75, il 20° Anniversario della fondazione.

                                                                                                             Yacht Club Isola d’Ischia
                                                                                                     (addetto stampa Franco Savastano)